FORZE
DI POLIZIA, MAGISTRATURA
E TUTELA DELLA PRIVACY
DEL CITTADINO
Sicuramente
la normativa privacy si applica,
seppur con modalità peculiari, anche alle attività di trattamento dati
personali effettuata nell’esercizio delle funzioni di polizia
giudiziaria, di sicurezza pubblica, di protezione civile e di polizia
militare.
La
legge n. 675 ha introdotto notevoli innovazioni anche per l'esercizio di
queste fondamentali attività. Il Garante svolge il compito di
verificare la conformità dei trattamenti di dati
alle disposizioni di legge e di regolamento, la legittimità di
tali trattamenti e dunque la garanzia dei diritti del cittadino.
Ovviamente
la tutela della privacy si scontra con le esigenze di
tutela della sicurezza e di repressione o prevenzione dei reati ed é
dunque opportuno analizzare nel concreto il bilanciamento degli
interessi in gioco, nonché la proporzionalità del trattamento alle
effettive esigenze e la non eccedenza dei dati personali trattati.
Si
tratta ovviamente di una questione molto delicata.
Recentemente
é stata portata all'attenzione del Garante la problematica delle
cosiddette "pratiche permanenti", ovvero quelle cause che si sono
mummificate negli uffici...
Ricordiamo
che il
Garante per la Protezione dei dati personali ha presentato nel 2000 un progetto
denominato "Attività di contrasto del crimine e tutela dei dati personali",
finalizzato proprio ad analizzare l'influenza che la normativa in
materia di privacy ha nell’attività degli organi giudiziari e delle
forze di polizia, nell’ambito delle loro attività di prevenzione e
contrasto della criminalità.
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DIFESA DELLA PRIVACY PERSONALE
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