FORZE
DI POLIZIA, MAGISTRATURA E TUTELA DELLA PRIVACY
Il
Garante per la Protezione dei dati personali ha presentato un progetto
denominato "Attività di contrasto del crimine e tutela dei dati personali".
Il
progetto si propone di analizzare l'influenza che la normativa in
materia di privacy ha nell’attività degli organi giudiziari e delle
forze di polizia, nell’ambito delle loro attività di prevenzione e
contrasto della criminalità organizzata.
Visti
i legami sempre più stretti e le interconnessioni tra magistratura e
forze di polizia, è difatti opportuno migliorare gli strumenti a
disposizione per la prevenzione e repressione della criminalità,
rafforzando gli scambi di informazioni, e sfruttando al massimo la creazione di sistemi informativi
comuni. Il tutto ovviamente nel rispetto delle norme dettate, a livello
internazionale, comunitario e nazionale, anche in materia di privacy, al
fine di vedere esercitate tali
attività in modo legittimo e senza ledere i diritti fondamentali degli
individui.
Il
progetto, cofinanziato dalla Commissione europea, studia i problemi che
la tutela della riservatezza, integritá e disponibilità dei dati
personali pone nell’esercizio di funzioni particolari quali quelle
delle forze di polizia e della magistratura. Lo scopo è dunque quello
di individuare possibili soluzioni, evitando o attenuando i rischi che
le possibili diversità di disciplina o le diverse modalità di
applicazione delle norme, pongono.
In
particolare si affrontano problemi riguardanti, ad esempio:
-
la
protezione dei dati personali nel processo penale e nel procedimento
per l’applicazione di misure di prevenzione
-
la
videosorveglianza in luoghi e servizi pubblici
-
le
possibilità, modalità e limiti di accesso da parte di magistratura
e forze di polizia ai tabulati telefonici, alle registrazioni degli
utenti delle carte telefoniche ricaricabili
-
l’accesso
di forze di polizia e magistratura alle diverse banche dati on-line,
gestite da amministrazioni pubbliche
-
le
modalità
con cui le persone interessate dal trattamento dati raccolti dalle
forze di polizia potranno tutelarsi
Le
soluzioni prospettate saranno utili nella definizione di future azioni
comuni di cooperazione
nell’attività di contrasto della criminalità organizzata.
Partecipano
al progetto magistrati ed esponenti delle forze di polizia dei quindici
paesi membri dell'Unione.
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