Legge privacy 675 analisi dei rischi             CONDANNATE 11 ASL PER TRATTAMENTI NON TRASPARENTI

 

 

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CONDANNATE 11 ASL PER TRATTAMENTI NON TRASPARENTI

ISPEZIONI DEL GARANTE hanno evidenziato trattamenti di dati genetici e sulla salute che le strutture non avevano comunicato all’Autorità.

Sedici sanzioni amministrative già contestate per omessa o ritardata notificazione di trattamenti di dati particolarmente delicati, al termine di un nuovo ciclo di ispezioni curato dal Nucleo funzione pubblica e privacy della Guardia di finanza nei confronti di aziende sanitarie locali, laboratori di analisi e società di lavoro interinale. Le contestazioni potrebbero aumentare perché per altri casi si stanno ancora svolgendo accertamenti.

 

GLI OBBLIGHI NON RISPETTATI: MANCATA NOTIFICA

Entro il 30 aprile 2004, tutte le società e gli organismi pubblici che effettuano trattamenti di dati genetici, biometrici, dati sullo stato di salute, sulla vita sessuale, sulle adesioni politiche, convinzioni religiose, etnia, avrebbero dovuto inoltrare al Garante, per via telematica, la notifica di tali trattamenti. Chi non ha provveduto agli adempimenti che il Codice prescrive al fine di trasparenza nei confronti degli interessati rischia di essere sanzionato anzitutto con il pagamento di una somma che va da un minimo di diecimila a sessanta mila euro e con la pubblicazione su uno o più giornali del provvedimento.

L’opera di semplificazione degli adempimenti introdotta dal Codice sulla protezione dei dati personali in vigore dal primo gennaio 2004, ha ristretto la notificazione all’Autorità ai soli casi delicati espressamente indicati nel Codice.

Altre conseguenze potranno derivare dall’inutilizzabilità dei dati trattati in violazione di legge disposta dal codice

Le società che hanno ricevuto la contestazione possono peraltro avvalersi della possibilità dell’oblazione, prevista dalla legge, versando il doppio del minimo della sanzione pari a ventimila euro, estinguendo in questo modo l’illecito amministrativo, oppure contestarla inviando memorie difensive al Garante. In questo ultimo caso, però, se l’Autorità ritiene comunque fondato l’accertamento determina la somma dovuta per la violazione e ne ingiunge il pagamento insieme con le spese. Resta comunque ferma la necessità che i trattamenti siano pienamente regolarizzati per essere proseguiti.

Ulteriori ispezioni sulla notificazione sono in programma nei prossimi mesi.

DAL SITO DEL GARANTE DEL 30/11/04