PRIVACY:
la carta d'identità elettronica (CIE)
Dopo
la prima sperimentazione, avviata due anni, durante la quale in 83
Comuni sono state emesse e testate (dal punto di vista tecnico e legale)
circa 100 mila carte, si passa alla seconda tappa.
54
Comuni di grandi, medie e piccole dimensioni proseguiranno la
sperimentazione della CIE, con l'obiettivo di emettere entro il 31
dicembre 2003 due milioni e 800 mila nuove carte d'identità.
Entro
5 anni tutti gli italiani dovrebbero avere la carta d'identità
elettronica, nel rispetto, si assicura, della loro riservatezza.
Prodotta dall'Istituto
poligrafico dello Stato e rilasciata da ciascun comune di residenza ha validità
di 5 anni ed è ovviamente valida per l'espatrio.
Si tratta di una carta, grande come un bancomat, dotata di una banda a
memoria ottica e di un microprocessore (chip).
In
essa saranno contenuti:
-
i
dati identificativi della persona
-
il
codice fiscale
-
i
dati di residenza e cittadinanza
-
la
fotografia
-
il
codice identificativo del documento e del Comune di rilascio
-
la
data di rilascio e quella di scadenza
-
la
firma del titolare o di chi ne esercita la potestà
-
le
impronte digitali (contenute solo nel chip e per ora non saranno
obbligatorie)
La
CIE svolgerà la funzione di:
-
documento di identità valido per il riconoscimento a vista
-
carta servizi, per l'erogazione di servizi telematici (pagamento di
multe, ticket sanitari ecc.)
In
futuro sarà poi possibile utilizzarla come tessera elettorale, come
documento sanitario, per i pagamenti elettronici tra privati e pubbliche
amministrazioni ed eventualmente come patente di guida e passaporto.
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DIFESA DELLA PRIVACY PERSONALE