PRIVACY E
FILTRI CONTRO LO SPAM
I PC
"invasi" da posta elettronica indesiderata chiedono aiuto e in
California si moltiplicano le aziende, che approfittando del
momento "positivo", producono software, per dir la verità non
infallibili contro le e-mail spazzatura.
Si chiama
"Junk e-mail", "e-mail spazzatura", "spam" o "spamming" e oltre
a infastidire i cittadini, pone seri problemi anche a livello
politico e legislativo.
Molti i
dubbi sulle tipologie di intervento: bloccare l'invio di e-mail
sgradite sarebbe utile per aziende e cittadini, ma vorrebbe
anche dire negare la libertà di espressione, diritto
costituzionale garantito in America dal Primo emendamento.
Software a caccia di spam
dunque, prodotti per filtrare la posta in arrivo, richiesti dalle
aziende statunitensi soffocate dalla posta elettronica
indesiderata.
Alcuni dati
per capire le dimensioni del problema, relativi al mese di
maggio 2002:
-
4,7 milioni gli attacchi
indesiderati ricevuti dai PC dei cittadini di tutto il mondo
-
930.000 in più rispetto
al medesimo periodo dell'anno precedente
-
27% la percentuale di
e-mail da cestinare immediatamente rispetto al totale
messaggi ricevuti
Il problema
sembra comunque ineliminabile visto che i filtri non possono far
altro che individuare le estensioni delle lettere e inserirle in
una lista nera. Il PC consulta la lista e blocca e/o elimina le
lettere che provengono dalla stessa fonte di quelle contenute
nella lista nera, di più non può fare.
Purtroppo i
creatori di queste mail cambiano le estensioni... e le società
commercializzano versioni aggiornate dei propri filtri... molto
improbabile che lo spam venga debellato...
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