Legge privacy 675 analisi dei rischi

Privacy e filtri contro lo spam

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PRIVACY E FILTRI CONTRO LO SPAM

I PC "invasi" da posta elettronica indesiderata chiedono aiuto e in California si moltiplicano le aziende, che approfittando del momento "positivo", producono software, per dir la verità non infallibili contro le e-mail spazzatura.

Si chiama "Junk e-mail", "e-mail spazzatura", "spam" o "spamming" e oltre a infastidire i cittadini, pone seri problemi anche a livello politico e legislativo.

Molti i dubbi sulle tipologie di intervento: bloccare l'invio di e-mail sgradite sarebbe utile per aziende e cittadini, ma vorrebbe anche dire negare la libertà di espressione, diritto costituzionale garantito in America dal Primo emendamento.

Software a caccia di spam dunque, prodotti per filtrare la posta in arrivo, richiesti dalle aziende statunitensi soffocate dalla posta elettronica indesiderata.

Alcuni dati per capire le dimensioni del problema, relativi al mese di maggio 2002:

  • 4,7 milioni gli attacchi indesiderati ricevuti dai PC dei cittadini di tutto il mondo

  • 930.000 in più rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente

  • 27% la percentuale di e-mail da cestinare immediatamente rispetto al totale messaggi ricevuti

Il problema sembra comunque ineliminabile visto che i filtri non possono far altro che individuare le estensioni delle lettere e inserirle in una lista nera. Il PC consulta la lista e blocca e/o elimina le lettere che provengono dalla stessa fonte di quelle contenute nella lista nera, di più non può fare.

Purtroppo i creatori di queste mail cambiano le estensioni... e le società commercializzano versioni aggiornate dei propri filtri... molto improbabile che lo spam venga debellato...

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